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Le riserve italiane “Uomo e Biosfera dell’Unesco”, lanciano un appello alla volontà di trovare una soluzione al conflitto in Ucraina, rinunciando all’uso della forza e della violenza

Il giorno 24 febbraio 2023 ricorre un anno dall’inizio della guerra in Ucraina.

Un anno fa, all’inizio del conflitto, le riserve italiane “Uomo e Biosfera dell’Unesco”, fecero un appello alla ragione e ai sentimenti di pace, amicizia e fratellanza, e alla volontà di trovare una soluzione al conflitto rinunciando all’uso della forza, percorrendo le vie del dialogo, del negoziato e della collaborazione, per il futuro comune di Russia e Ucraina, dell’Europa e del mondo intero.

Oggi quell’appello diventa ancora più forte e necessario, e la riserva della biosfera MAB UNESCO delle Alpi Giulie si unisce alla voce delle altre riserve italiane nel riproporre tale appello, utilizzando alcune parole tratte dalla Dichiarazione di Siviglia sulla violenza – Conferenza Generale dell’UNESCO 1989.

 

“La biologia non condanna l’umanità alla guerra. Così come le guerre cominciano nella mente degli esseri umani, anche la pace comincia nella nostra mente. La stessa specie che ha inventato la guerra può inventare la pace. In questo compito ciascuno di noi ha la sua parte di responsabilità. L’invenzione della pace è un progetto che prevede molti compiti, ai quali ognuno di noi può contribuire in qualche modo. I compiti sono individuali, collettivi e istituzionali.

 

Non è vero che il conflitto è inevitabile, come non è vero che l’umanità ha una naturale propensione per l’aggressività e la guerra. Non ci sono i geni dell’amore, né ci sono i geni dell’aggressività. Un individuo non nasce fatto in un certo modo o in un altro, un individuo si costruisce. Un individuo si costruisce attraverso l’educazione”.

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